tiziano martini/senza titolo
Tiziano Martini, Senza titolo, materiali vari su tessuto sintetico, 190×290 cm ciascuno, 2011
dal testo di pierluigi basso fossili, apparso su semioticaviva:
[...] L’eroismo sta definitivamente tramontando, oramai sospinto nel fuori campo del gesto esecutore; ci pensa allora Tiziano Martini a dare il colpo di grazia, attraverso l’esposizione di due teli usati dalla società Autostrade per ricoprire le barriere a protezione della caduta massi; objets trouvés che hanno l’iscrizione dell’accidentale, tracce di capricci meteorologici come di gas di scarico, di ammaccature e di lacerazioni, di muffe che ne hanno intaccato la superficie. L’eroismo è di questi teli vista la loro resistenza, ma è un tutto paesaggio di eventi che si esprime attraverso la loro superficie.
Nel proteggerci dalle rocce, questi teli hanno finito per proteggere anche queste ultime, per lasciarle immacolate. Alla datità materica più laconica della pietra, i teli di Martini espongono la membrana iscrizionale dei segni, la comunicazione brulicante che si disegna anche quando due mondi, quello degli automobilisti e quello delle rocce vorrebbero ignorarsi reciprocamente. [...]
l’opera era inserita nella mostra dc paint/one, a cura di ginaluca d’incà levis, sass muss, edificio pavione, 30 luglio – 4 settembre 2011