Gianni Moretti/Esercizi di commiato n. 9
Gianni Moretti, Esercizi di commiato n. 9, 2012
Tecnica mista, installazione, misure variabili
L’artista ammette che, in qualche modo, la qualità degli oggetti utilizzati è meno importante del dialogo e della connessione che si creano tra loro. Per tale motivo ha pensato di “raccogliere” questo commiato infinito tra due cose, appartenenti a due persone diverse, all’interno di uno spazio chiuso (una scatola nera). Le lenti posizionate sui lati del contenitore permettono un avvicinamento visivo all’oggetto ma al contempo ne impediscono una comprensione immediata e totale. Passando soltanto attraverso le lenti, l’illuminazione degli oggetti sarà perciò parziale e incongrua, persino inadatta; è piuttosto l’illuminazione accidentale di un corpo durante la notte (come quando ci si accorge, girandosi sul fianco e ancor prima di ricordarsene, del corpo che dorme accanto solo grazie all’orecchio che esce dalle lenzuola o a un ciuffo di capelli).
opera inserita in
Minima Marginalia
a cura di Alberto Zanchetta
Taibon Block – Spazio APL 10
4 agosto/9 settembre 2012