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Matteo Fato/Senza titolo (osservando la parola)

 

Matteo Fato, Natura morta (osservando la parola), legno, cartone, lastra di rame, vetro, Polaroid, 35,5x30x102 cm, 2011

 

La scultura è un oggetto che fa seguito allo studio della “Stella Ducale”, ma ne rappresenta anche – in maniera più diretta – la fase progettuale essendo composta da oggetti che appartengono alla “realtà” del disegno; la Polaroid è uno scatto preso (alla luce della lampada “gadget”) da una copia del trattato De Divina Proportione, in cui viene rappresentato il disegno della figura geometrica da cui proviene la lampada. La base su cui viene posta la foto è una lastra di rame, supporto usato per il disegno calcografico; il piedistallo nasce come tracciato di uno spazio “raggirato” attraverso il disegno. Infine, il cartone e il vetro chiudono e sospendono l’immagine nella sua realtà.

 

opera inserita in
Minima Marginalia
a cura di Alberto Zanchetta
blocco di Taibon – Spazio APL 10
04 agosto – 09 settembre 2012