spazi
dolomiti contemporanee (DC) è nato nel 2011.
Da settembre 2012, DC gestisce in modo permanente il Nuovo Spazio di Casso, un’ex scuola elementare, chiusa dal giorno tragico del Vajont(1963), e riaperta dopo mezzo secolo come centro per la Cultura Contemporanea della Montagna.
Il format DC prevede, sin dal suo inizio, l’individuazione di spazi chiusi, quali fabbriche abbandonate, complessi d’archeologia industriale
siti che versano in stato critico, defunzionalizzati, inerti. spazi costruiti, impattanti, “artificiali”, all’interno del contesto naturale delle Dolomiti-Unesco.
Questi Spazi dimenticati vengono intesi quali risorse inutilizzate, ripresi e riavviati, con una politica di occupazione temporanea o permanente, attraverso l’arte contemporanea, l’attività culturale e la ricerca d'innovazione.
i programmi di residenza internazionale sono uno degli strumenti cardine.
In tal modo, i siti ripartono, mentre l’arte e la cultura dimostrano di possedere di fatto una concreta capacità propulsiva e rigenerativa.
Ciò è possibile anche e soprattutto attraverso il rapporto di collaborazione con centinaia di partner, realtà aziendali, produttive e industriali, attivi su questo territorio, che sostengono il progetto, consentendo di attrezzare gli spazi e le Residenze, e di realizzare opere ed attività.
Dal 2014, Dolomiti Contemporanee ha attivato un'importante piattaforma di rigenerazione specifica su un sito straordinario, l'ex Villaggio eni di borca di cadore (www.progettoborca.net).
In questa sezione del website, si trovano gli spazi attualmente attivi (marrone), quelli attivati negli scorsi anni (verde), quelli sui quali si immaginano progetti e cantieri (rosa).
10 ottobre 2024
5 luglio 2024
9 giugno 2024