Paper weight – ex Cartiera di Vas – 20.08-11.09 2015
Paper weight
20 agosto-11 settembre 2015
Ex Cartiera di Vas (Comune di Quero Vas, BL)
Via Case Sparse, Località Vas
Laboratorio/residenza: 20-30 agosto 2015
Inaugurazione: venerdì 11 settembre, ore 18.00
Artisti: Elena Carozzi, Beatrice Meoni, Phillippa Peckham, Maja Thommen, Silvia Vendramel
L’ex Cartiera di Vas è uno dei grandi complessi d’archeologia industriale della Provincia di Belluno, sul quale Dolomiti Contemporanee ha iniziato a riflettere già nel 2012, proponendo all’amministrazione comunale di allora un progetto di valorizzazione attraverso l’arte contemporanea di questo sito eccezionale.
Nel 2012, il sito era immobile.
Dopo tre anni, ad agosto 2015, Dolomiti Contemporanee ha aperto qui un cantiere culturale, che ha prodotto un primo cantiere artistico, Paper weight, poi seguito da altre iniziative (qui l’evento del 14 novembre).
Paper weight è un progetto ideato e sviluppato da Elena Carozzi, Beatrice Meoni, Phillippa Peckham, Maja Thommen, Silvia Vendramel.
Le cinque artiste hanno operato nel Comune di Quero Vas attraverso un programma di residenza, interagendo con gli spazi formidabili dell’ex Cartiera.
La residenza (dal 20 al 30 agosto) è consistita in un cantiere-laboratorio, che ha condotto ad un’esposizione, inaugurata venerdì 11 settembre, e conclusasi alla fine di novembre.
Il gruppo di artiste, di formazione e nazionalità diversa (Italia, Regno Unito, Svizzera), si è riunito in querst’occasione per la quarta volta dall’inverno del 2014. Il lavoro del gruppo si basa sull’esperienza di improvvisazione e di scambio durante tutta la fase dell’allestimento, con l’obbiettivo di mescolare i linguaggi attraverso un dialogo costante.
Il concetto si allontana dai canoni dell’esposizione collettiva, trovando la sua forza nell’esperienza del confronto, e rispettando l’individualità di ogni singola artista. Il risultato è un allestimento in cui l’equilibrio della totalità dipende dal sostegno delle singole voci e dove le forme si accostano e si aprono l’una all’altra, acquisendo nuove prospettive e possibilità di riflessione.
Le artiste hanno lavorato sul territorio, coinvolgendo direttamente persone della comunità nelle proprie opere e prassi, attivando una serie di azioni e processi relazionali.
Oltre all’amministrazione comunale, proprietaria di una parte del complesso, e all’Associazione culturale Lacharta, che opera al suo interno, sono stati coinvolti nel progetto i soggetti privati proprietari delle altre parti del sito (Famiglia Martinotto – Consorzio La Cartiera) e alcune ditte e aziende locali (Deon edilizia, Vini Biasiotto, Service4x), al fine di generare una piattaforma condivisa, che attraverso l’arte e la cultura potesse innescare una reazione positiva a favore della valorizzazione del Bene.
Qui di seguito un testo del curatore di DC, Gianluca D’Incà Levis , pubblicato all’indomani dell’opening di paper weight:
A Vas il cielo di cemento dell’hangar dell’ex Cartiera ha preso forma nella luce, iersera, durante l’opening di Paper weight, progetto di Elena Carozzi, Beatrice Meoni, Phillippa Peckam, Maja Thommen, Silvia Vendramel, a misurare ancora il peso d’una carta mai morta (anche grazie al partner Paper&People con Repap: spettacolari gli innesti della carta-di-roccia negli spazi dell’ex opificio).
Il primo cantiere di DC a Vas si è mosso, e ne verranno degli altri, già nelle prossime settimane, e scommettiamo ancora anche in futuro, già da ora.
Il lavoro delle artiste è riuscito chiaro, misurato, poetico, potente. Equilibrio di potenza, nella ripartizione delle energie, nella loro distribuzione e portata, simile a quella dei corsi d’acqua che scorrono dentro al corpo del complesso, crosciando all’orecchio dei locali sotterranei, appena oltre i muri umidi, spessi (Paper weight un flusso d’acque distinte, in ruscellazione sottile, per corsi e rivoli e polle plastiche risorgive, nelle estroflessioni a gesso sui muri, nelle intermittenze stalagmitiche cementizie che ritmano il grande orto interno del padiglione principale).
Cinque artiste, ognuna dotata di una spiccata e peculiare personalità, non facile trovar continuamente la misura del rapporto reciproco, nel periodo intenso di lavoro-residenza nel cantiere spaziale di Vas, e nemmeno la misura del rapporto nei lavori condivisi, in una continua dialettica GUERRA, che alla fine ha trovato un momento di riposo-equilibrio nelle tensioni accomodate, nei colloqui con tracce presiestenti, rumori, squarci e scorci, con i PAESAGGI tutti di questa ampia tolda, rispazzata da un vento nuovo, che si è ben sentito iersera, là nella coffa di lacharta, e poi tutto dentro e intorno e giù, nello stomaco della creatura risvegliata, che ci ha digeriti, e forse covati ancora, immaginiamo di sì, cova biunivoca dunque. C’erano le persone ieri, i progettisti culturali, gli archeologi industriali, gli artisti ed i curatori, gli amministratori, e i proprietari delle parti, pubblica e privata, del complesso diviso, e diversi altri osservatori interessati: che è delle reti che posson vivere i progetti, e farsi strutturali, e non degli eventi. Infatti, quello di ieri non è stato un evento. Né una salva. Ne parleremo ancora, presto…
Partner importante di Paper weight è stato Paper&People, azienda distributrice per l’Italia di Repap, una innovativa carta realizzata a partire dalla pietra.
video dell’opening
Paper weight – work in progress >>
Le interviste alle artiste di Paper Weight sul blog La Parlanza:
Elena Carozzi | Beatrice Meoni | Phillippa Peckham | Maja Thommen | Silvia Vendramel
Paper weight si è inserito all’interno del progetto Radici Future, realizzato dall’Unione dei Comuni del Basso Feltrino Sette Ville – Alano di Piave e Quero Vas. Esso mira alla valorizzazione dei luoghi della Grande Guerra, come motori di memoria e conoscenza, ma anche quali possibili scenari futuri, oltrechè alla riqualificazione e valorizzazione di alcuni punti e siti strategici lungo la Piave, come appunto l’ex Cartiera.
Il progetto Radici future è stato finanziato dalla Regione del Veneto (L.R. 11/2014, art.9, “Celebrazioni per il centenario della Grande Guerra”).
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