opening solo a casso: le foto
SOLO, a group exhibition, from AmC Coppola Collection: l’opening.
Sabato 20 agosto, mentre a Borca si chiudeva la seconda settimana del Dolomiti Digital Camp di H-Campus/H-Farm, nello Spazio potente di Casso al Vajont si inaugurava Solo, la nuova mostra di Dolomiti Contemporanee, che si realizza in collaborazione con AmC Collezione Coppola e Paolo De Biasi.
Borca, l’estensione. Casso, la compressione: insieme, la respirazione o il ciclo, per sistole e distole, del paesaggio, e della sua riprocessazione, che nega gli automatismi contemplativi, e la natura fossile di luoghi pensieri e cose, natura innaturale, che non esiste affatto, se non sulle amache lente del pensiero pigro.
Una sorta di staffetta tra i due siti DC, che ben rappresenta l’idea nostra di Spazio, saldamente mobile: alle 17.30, mentre si chiudeva il DDC a Borcia, nel Nuovo Spazio di Casso partiva dunque Solo.
Che non è una mostra, naturalmente, se con questa paroletta vacua vogliamo intendere, come spesso si suole, “rassegna d’opere poste in vitro là tra i muri”.
Ed è invece, Solo, un collettore di processi, diremmo, ed ecco quali, alcuni dei quali:
il processo di scambio e simbiosi che hanno condotto un collezionista a costruire una serie di rapporti di senso, tensione, emozione, con gli artisti coinvolti, creando moti osmotici in luogo di regesti scarichi;
il processo -ancora uno scambio- e poi un ragionamento condiviso e con-sentito- che ha messo in linea un collezionista passionale, pur poeta, un architetto polimorfico (di certo non vorremmo definirlo eclettico), un curatore di cervo (ossignore: a-way from curating) in linea su quel crine d’idea che è la parola, immaginante;
il processo che, inserendosi nel solco di #parolaprima, ha fatto del progetto editoriale (cosa direbbe il dirlo rivista: nulla) di Solo, la matrice dell’esposizione di Casso, esposizione che, partendo dal gran pontone-della-parola posto al centro del pian secondo dell‘edifizio, si proietta su muri e pavimenti, facendo dell’involucro spaziale una proiezione manifesta.
Processo poi, è la selezione stessa, delle opere, che costruisce relazioni con lo Spazio squadernato di Casso e col paesaggio attivo del Vajont, sissignori, attivo, e in ascolto vigile, e già da un po’: e quest’esposizione si muoverà, ancora, e presto ne diremo, e lo vedremo.
Ricordiamo che Solo, a group exhibition fron AmC Collezione Coppola rimarrà visitabile fino al 2 ottobre, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.
info@dolomiticontemporanee.net – tel +39.0427.666068
Foto: Nicola Noro
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