Stefano Cagol/Termo. Terminus. Grenzstein’
Termo. Terminus. Grenzstein’, 2015, pietra artificiale, vetroresina, 10 kg ca., 70x100x170 cm.
Courtesy Collection Michael Moling e Stefano Cagol.
Il gran sasso in vetroresina di Stefano Cagol è un meteorite, piovuto nel Forte dal cielo (Banal performance radiatore scosso).
In realtà, l’opera rappresenta una pietra di confine artificiale.
Dalla postazione di Monte Ricco si sparava, difendeva, presidiava.
Linea del fronte, confine di guerra, posto dagli uomini, contro gli uomini.
Installato ora in sala grande, Termo pone la relazione fra paesaggio naturale e artificiale, fisico e mentale, interno ed esterno.
E comunque, l’eterna pesantezza massiva della montagna non vien che dalla brevità della prospettiva umana.
La vera roccia, se c’è, è altrove (alla fine, del confine, della mente).
opera in:
Fuocoapaesaggio
a cura di Gianluca D’Incà Levis e Giovanna Repetto
Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore (Bl)
20 maggio – 30 settembre 2017
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