Marta Allegri/Architetture in transito + gianico

 Gianico, reti metalliche, pigmento, 40x130x110 cm, 2019-23

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Marta Allegri
Architetture in transito, reti metalliche, pigmento, installazione dimensioni variabili, 2019-23;
Gianico, reti metalliche, pigmento, 40x130x110 cm, 2019-23.

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Archi, volte, particolari dell’architettura, strutture temporanee, costruite in funzione di un rito, che si ripete a cadenza regolare, accolgono il passaggio della statua che protegge le popolazioni da manifestazioni naturali avverse.
 Le processioni si ripetono, scandiscono il tempo in un ritmo fatto di inattività e di azione, le pause sottolineano l’importanza del tempo dell’attesa.
Per la Funsciù di Gianico in Valle Camonica bisogna attendere 10 anni, i preparativi della festa coinvolgono tutta la comunità che, con modelli preesistenti, compone una moltitudine di fiori di carta per addobbare le volte di rami d’abete costruite lungo le vie che conducono al santuario dedicato alla madonnina, che salvò il paese dall’alluvione della Val Vedetta.
Il carattere temporale ed effimero di quest’evento rimane indelebile nella memoria.

L’acqua muove anche le pale dei mulini dei magli di Bienno per la lavorazione del ferro, il battito acuto e ritmato si mescola al rumore delle fusioni dell’Italsider lungo le sponde del lago d’Iseo e si confonde con
i bagliori delle acque che riflettono i colori del cielo con una gamma di toni che vanno dal grigio al grigio zincato, alla lucentezza dell’alluminio, e a tutte le sfumature del blu.
E così reti metalliche industriali vengono tagliate, piegate, annodate, per ricostruire piccoli fiori e geometrie che sono forma e misura di elementi più complessi, particolari di edifici storico artistici o di piccole abitazioni rurali.

Arrotolare per conservare, il disegno, il progetto, di una costruzione dismessa, che può essere trasportata nel tempo.

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Le opere sono inserite nella mostra Neoformazioni forestetiche, Spazio di Casso al Vajont, dal 5 agosto al 31 dicembre 2023.

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Foto: Teresa De Toni