gianni de val/exile lanscape
gianni de val
a Mechanical ascent (exile landscape)
olio su tela, 88×68 cm, 2012
Exile landscape
acrilico su carta applicata su tavola, 101×72 cm, 2011
Traguardando il Toc, dalle vetrate dello Spazio, una mediazione elettrica. Il Traliccio, e i fili. Non c’è natura, che non sia dell’uomo. L’uomo è natura, qualunque cosa esso faccia è naturale, e si pone nella natura.
Anche l’artificio, quindi, è, in ultima analisi, natura?
Resta il fatto che i cieli sono volati, da uccelli, e attraversati (non violati), striati, da cavi, tesi dall’uomo. Come nella cabina della funivia al Civetta, Mechanical Ascent, che trafigge lo spazio di nebbia. Come l’alba a Casso, cielo di nube dal poco lago.
L’uomo è natura. Ma l’uomo è anche nella natura. Sulla natura, egli agisce, e deve agire.
Natura contemporanea non è contemplare una datità, belandola. E’ azione, e impegno d’artificio.
opere inserite in
roccedimenti. fatte, non finite, le nature contemporanee
a cura di gianluca d’incà levis
in collaborazione con guido bartorelli
nuovo spazio espositivo di casso
06 luglio – 08 settembre 2013
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