Chunga-wacra
chunga-wacra è una sezione del cuore di Upokeimenon. una sezione selvaggia. il cuore di Upokeimenon si trova nelle terre alte (casso), dato che un’altra sua parte va per terre basse, o per le acque distese (trieste, l’aquario marino). chunga-wacra è una mostra dentro alla mostra. qui le immagini, sottoiltesto.
T-yong Chung, Michele Gabriele, Jonathan Vivacqua
CHUNGA-WACRA
ferro, sabbia, conchiglie, gomma, catrame, dipinti ad olio, zucchero, minerali, resine, capi vari di abbigliamento, ruggine, piante, polvere, spugne di mare, legno, sale, coralli, cemento, vasi, cera, fossili, corde, frutta…, dimensioni variabili, 2013.
Una sorta di onomatopea selvaggia, CHUNGA-WACRA, titolo che raccoglie i nomi dei tre artisti che hanno lavorato, in un processo liquidosmotico, a costruire la loro parte di Upokeimenon. Il primo piano dello Spazio di Casso è la loro terra marina, estroflessa spiaggia interiore, sulla quale la risacca ha abbandonato doni. Una parola selvaggia, che sembra propiziare un qualche rito tribale. E un’idea fluida, di compenetrazione, reciprocità, scambio, condivisione, che ha caratterizzato la loro modalità operativa, giunge a pervadere, come un’acqua, la sala. Oggetti, opere e frammenti d’opera, materiali, elementi, residui, si dislocano nello spazio, dialogano creando un moto integrato. L’intento è stato quello di rompere la distanza che separa ciò che è opera da ciò che non lo è, il “mondo artistico” dal tessuto quotidiano, il contenuto dal contenitore, l’oggetto dal suo intorno, per creare un ambiente liquido, fatto di legami e connessioni. Se da una parte il trio aveva un’idea chiara sugli oggetti da portare, dall’altra ciò che sta alla base dell’intero progetto è un’idea di mistero, incertezza e processualità. Giunti a Casso con una serie di idee, oggetti, riflessioni, pensieri, materiali e progetti, solo nel momento in cui si sono trovati nello Spazio essi hanno cominciato a ragionare, insieme, sulle relazioni possibili tra le parti, sull’integrabilità dei diversi fattori estetici. La scelta è stata determinata dalla capacità delle singole cose di convivere con le altre, tra sguardi di intesa e indifferenze.
opere (agglomerate):
Boomerang
video di T-yong Chung, audio di tarme di Jonathan Vivacqua
Project room/bivacco, 2013
Jonathan Vivacqua
Mare
inchiostri e grafite su fogli, tela 120×120 cm, 2013
Michele Gabriele
Leo parla alle montagne mentre io origlio da lontano
minerali, argille colorate, terra, ferro, zampe di coniglio mummificate e denti, 2012
T-yong Chung
Oggetto
2013
Michele Gabriele
Doppia coppia
legno, terra, conchiglia, rosa del deserto, muffa e tessuto, 2012
Jonathan Vivacqua
Pappo
grafite su tavola di legno, 2013
Jonathan Vivacqua
Matrice di gesso
2013
Chunga Wacra
Oui-scik
cemento, catrame, legno, fiori, incenso e porta incenso, tessuti, 210x150x70 cm, 2008/2013
Jonathan Vivacqua
Mollusco
catrame, sale e gesso, 30x20x20, 2013
Michele Grabriele con T-yong Chung
Quadro e mensola con Antonio
quadro: olio su tela, gomma, resine, cera, zampe di coniglio mummificate, tessuti, 75×50 cm, 2013
mensola con Antonio: gomme, pittura ad olio, polvere di marmo, coda e vertebre di coniglio, resine, pianta grassa, occhiali, 40x55x35 cm, 2013
Chunga Wacra
Chunga Wacra
legno, tessuto, alghe, cera, catrame, cemento, grafite bianca, bamboo, palloncini, 150x160x130 cm, 2010/2013
Jonathan Vivacqua
Pappo
grafite su tavola di legno, 37x41x3,5 cm, 2013
T-yong Chung
Senza titolo
ferro, 10x10x70 cm, 2013
Michele Gabriele
Quadro senza titolo, con impronte di T-yong Chung
olio su tela, cemento, coralli, corda, conchiglie, 70x60x30 cm, 2013
Chunga Wacra
Chunga Wacra 2
stampa su plexiglass, marmo di carrara, sabbia, maglioni, 150x200x90 cm, 2010/2013
T-yong Chung, in orbita Michele Gabriele e Jonathan Vivacqua
Impronte
cemento, ferro, conchiglie, gesso, gel, 100x50x100 cm, 2008/2013
Jonathan Vivacqua con sostegni di Michele Gabriele
Coppia di molluschi
catrame, gesso, ferro, vetro, vetro sintetico, pietre, poliuretano espanso ignifugo, smalto acrilico spray e dentifricio, 200x150x30 cm, 2013
T-yong Chung e Jonathan Vivacqua
Mollushi buchi neri
legno, catrame, gesso e mandarino, 50x40x30 cm, 2010/2013
Michele Gabriele
Per il rotto della cuffia
materiali plastici, minerali, zucchero, dimensioni variabili, 2013
opere inserite in
upokeimenon (sott’acque)
a cura di gianluca d’incà levis
in collaborazione con michela lupieri
nuovo spazio espositivo di casso
21 settembre-27 ottobre 2013
10 ottobre 2024
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